Il termine “Italietta”

Il maestro di giornalismo Montanelli nella sua stanza del 10 marzo 1996 spiegò ad un confuso lettore l’origine del termine italietta. Era l’Italia di coloro e dei figli di coloro che, avendola fatta a prezzo di uno sconquasso politico ed economico oggi difficilmente immaginabile, si trovarono poi a doverne pagare i costi né conoscevano per questo altra terapia che la lesina. Ho citato testualmente. Italietta, così i nazionalisti descrivevano l’economia italiana vissuta sino a Giolitti. Ad un secolo di distanza la storia si ripete. In piccolo perché sono tempi di piccoli eventi. Ci troviamo al dopo Berlusconi e cosa si inventa? La lesina. Capisco che l’euro implichi politiche economiche rigide e che ormai Keynes riposi in pace come le sue teorie. Non mi è chiaro, invece, come il ministro dell’economia ipotizzi di coniugare pesanti tagli strutturali con il necessario rilancio dell’economia italiana. È possibile correggere molti sprechi senza incidere sullo sviluppo ma una manovra aggiuntiva sostanziosa, quindi efficace, comporterà un inevitabile rallentamento dell’economia che già viaggia parecchi punti sotto la media europea. Più sensato percorrere da subito efficacemente la strada di una severa lotta all’evasione fiscale come Prodi ha spesso proposto. Per comprendere l’entità del problema è bene ricordare che due anni fa l’agenzia delle entrate dava un valore del 7% quale stima del Pil perso per evasione. Fenomeno in crescita, due volte più diffuso nel sud rispetto al nord. Le responsabilità non vanno quindi neanche cercate troppo lontano da casa nostra…

Fonte: Osservatore Politicamente Scorretto

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